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La Cucina Italiana, un caso esemplare sui social media

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Negli ultimi mesi Pinterest è diventato il quarto sito al mondo per traffico generato, Instagram ha superato per numero di utenti mobile Twitter, YouTube ha sostenuto in media 4 bilioni di views al giorno e Mark Zuckerberg ha dichiarato che più del 50% dei contenuti pubblicati su Facebook sono immagini e fotografie.

Negli ultimi anni abbiamo assistito sul web a un processo di sintesi che ha portato dalle centinaia di parole utilizzate sui blog, passando per le poche frasi utilizzate su Facebook, ai 140 caratteri di Twitter fino a un progressivo affiancamento delle immagini a ogni tipo di testo.

“Non raccontare ciò che puoi mostrare” è un consiglio sempre più valido, soprattutto se letto nella prospettiva di un brand che ogni giorno studia nuove strategie per ribadire la propria visibilità sul web. E se spesso l’ansia di esserci spinge le aziende ad aprire freneticamente profili su qualsiasi piattaforma senza poi sapere cosa farne, in alcuni casi invece la strategia multicanale funziona, grazie a una sapiente distribuzione dei contenuti.

La Cucina Italiana da questo punto di vista è un caso esemplare, che fa della diversificazione dei contenuti un punto di forza: sfruttando Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, YouTube a anche Foursquare, la più   autorevole rivista di cucina made in Italy ha raggiunto un suo preciso equilibrio:

- Facebook, Pinterest e Instagram veicolano foto di cibi ben preparati e di food design,  uno dei contentuti più popolari in assoluto

- Su Twitter si svolge il racconto in real time di eventi e preparazioni che coinvolgono chef famosi. E comunque anche il 46% di tweet nello scorso mese conteneva (o rimandava a) immagini.

- Mentre su Facebook e YouTube si possono trovare le ricette (oltre che ovviamente sul sito ufficiale), Twitter è il luogo dello scambio, della conversazione con chi partecipa ai corsi di cucina, con chi legge la rivista (con un sapiente uso di hashtag #eadessosfogliala), con chi partecipa insomma alla vita (e allo storytelling???) del brand.

IL NOSTRO CONSIGLIO: La Cucina Italiana produce contenuti interessanti da più di 80 anni:  come dichiara nel suo profilo “Dal ‘29 creiamo, cuciniamo e scriviamo per voi ricette sempre più buone. Su carta, web, app, social e sul prossimo media che inventeranno”. Cosa aggiungere? Forse un po’ di amplificazione, che il brand potrebbe ottenere coinvolgendo nelle conversazioni i suoi influencers, in particolare su Twitter. Identificare e profilare gli utenti più influenti nel proprio ambito e portarli all’interno della propria comunicazione è la maniera più efficace per assicurarsi una visibilità in continua espansione.

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